Monsignor Francesco Oliva, perfettamente allineato al nuovo corso della Chiesa, ha detto di non volere omaggi per il suo insediamento ma di destinare tutto alla Caritas Diocesana
Sarà che la nuova linea dettata da Papa Francesco si è rivelata vincente, oltre che molto apprezzata. Ma Monsignor Francesco Oliva, nuovo vescovo di Locri-Gerace non da oggi è lontano da ogni mondanità e ha voluto ribadirlo nel messaggio inviato all’atto del suo insediamento con una lettera all’amministratore diocesano, ai sacerdoti, a tutti i religiosi ma anche ai fedeli laici della sua nuova diocesi ribadendo un concetto chiaro.

“Fin d’ora esprimo il desiderio di non volere doni o regali per quanto simbolici. Se qualcuno, comunità o singoli, vuole esprimere un segno concreto della sua gioia ed accoglienza gradirei che venisse destinato alle necessità dei poveri tramite la Caritas Diocesana”. Un messaggio che siamo sicuri verrà raccolto, perché viene direttamente dal cuore.
Ma monsignor Oliva ha voluto anche esprimere i suoi personali ringraziamenti: “Al santo Padre va la mia riconoscenza per avermi designato ad un servizio pastorale così delicato ed importante, nonostante le mie debolezze ed insufficienze”.
E ancora “esprimo un vivo senso di gratitudine verso la mia comunità diocesana, verso i confratelli, che mi hanno fatto sentire la bellezza dell’essere parte di un presbiterio unito, pur con i limiti legati alla soggettività di ciascuno. Ringrazio i vescovi della mia diocesi d’origine. Conservo in me la ricchezza di esperienza pastorale condivisa in questi ultimi due anni con il mio vescovo don Nunzio Galantino, segretario Generale della Cei, preziosa guida della chiesa cassanese, che ho amato e servito e che tanto mi ha dato. Confido nel suo accompagnamento orante e nella vicinanza spirituale”. Ora monsignor Francesco è pronto per questa sua nuova missione.












