Una valutazione sul movimento natatorio calabrese e sulle prospettive di rilancio è quella effettuata da Carmine Manna, presidente di Amphiios, società che gestisce la piscina comunale di Cosenza. Una riflessione che prende spunto anche da un post pubblicato sui canali ufficiali della Fin Calabria.
“Il post della Fin Calabria offre lo spunto per una riflessione più ampia sul momento che il nostro movimento sta vivendo – ha detto Manna – Da addetto ai lavori, senza alcuna ambizione personale, ma anche da amante dello sport ed, in particolar modo di queste discipline, osservo con profonda preoccupazione come il nuoto calabrese stia attraversando una fase difficile, quasi di sopravvivenza. Il movimento, nel suo complesso, è in forte sofferenza e rischia di spegnersi, fatta eccezione per alcune eccellenze che continuano a rappresentarci con orgoglio: la Serie A1 di pallanuoto e gli atleti dei tuffi”.
“Piuttosto che puntare il dito contro i gestori degli impianti sportivi – ha proseguito il Presidente di Amphiios – credo sia necessario che la governance regionale assuma un ruolo più attivo e responsabile. L’assenza di una visione condivisa e di una programmazione coordinata ha gradualmente indebolito il tessuto organizzativo, riducendo le opportunità di crescita tecnica e la capacità di attrarre nuovi praticanti. Servono azioni concrete per coinvolgere un numero sempre maggiore di giovani, aprendo un dialogo costruttivo con le istituzioni e avviando politiche sportive capaci di sostenere e far crescere l’intero movimento e restituire quell’entusiasmo e quella passione che, fino a qualche anno fa, riuscivano ad attrarre e coinvolgere un numero crescente di appassionati. Le difficoltà non riguardano, quindi, soltanto la manifestazione citata nel post della Fin Calabria: sono diverse le gare che, purtroppo, non riescono a riscuotere successo, segno evidente di un malessere più profondo. Molte società calabresi scelgono di partecipare a competizioni organizzate nelle regioni vicine, dove probabilmente trovano contesti più solidi e meglio strutturati.”
“Il mio auspicio è che da questa situazione nasca una riflessione seria. Solo attraverso una programmazione nuova ed un deciso cambio di marcia – ha concluso Manna – sarà possibile restituire al nuoto calabrese la dignità, la forza e la visibilità che merita”.













