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Cerzeto, la nuova Cavallerizzo è illegittima

Sentenza definitiva del Consiglio di Stato: Cavallerizzo, la frazione del paese cosentino ricostruito dopo la frana del 2005 è irregolare, manca la valutazione di impatto ambientale

C’è un paese che è totalmente abusivo e per di più è stato costruito dallo Stato, o meglio da una sua componente importante come la Protezione Civile. La sentenza del Consiglio di Stato sulla nuova Cavallerizzo, la frazione del comune cosentino di Cerzeto rinata dopo la disastrosa frana del 2005, è definitiva e ora tutti gli abitanti vivono ne paradosso di non avere più le loro vecchie case ma di non poter abitare nemmeno in quelle nuove.

Cavallerizzo
Cavallerizzo

Era l’ultimo appello, quello presentato dal Comune di Cerzeto che aveva fatto ricorso contro la sentenza emessa dallo stesso Consiglio di Stato l’11 dicembre 2013 veniva dichiarato illegittima la frazione ricostruita dopo il disastro del 7 marzo 2005 che aveva colpito il vecchio centro abitato. E così alla fine l’ha avuta vinta l’associazione “Cavallerizzo Vive”, creata per recuperare il vecchio centro abitata di Cavallerizzo, da molti ritenuto ancora vivibile.

Allora invece non era così per la Protezione Civile guidata da Guido Bertolaso che aveva deciso di ricostruire il paese, meno di 600 abitanti, da un’altra parte evitando così la zona franosa. Secondo l’associazione che ha intentato la causa “ricostruendo interamente tutte le case presenti nell’antico paese, anche case abusive o proprietà fatiscenti abbandonate da decenni e stravolgendo ogni legame identitario e la pianta urbanistica dello stesso”. La spesa complessiva è stata di circa 72 milioni di euro, mentre secondo i ricorrenti ne sarebbe bastata meno della metà per bonificare e restaurare l’antico paese”.

Ora lo ha stabilito definitivamente anche il Consiglio di Stato che ha fondato la sua sentenza sul sulla mancanza della valutazione di impatto ambientale che avrebbe dovuto essere eseguita prima della realizzazione dell’opera. Il documento non esiste, così come da oggi non esiste più nemmeno la nuova Cavallerizzo.

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