Rossano città d’arte e del Codex continua ad essere protagonista sui media nazionali. Dalle colonne dei principali quotidiani nazionali agli speciali TV dedicati al Purpureus che l’Unesco ha riconosciuto bene patrimonio dell’Umanità, fino – ultimo in ordine di tempo – alle radiofrequenze della prestigiosa Radio In Blu, il network di radio cattoliche italiane che condivide la redazione con il gruppo editoriale dell’emittente televisiva satellitare TV2000 e del quotidiano cattolico Avvenire.

A testimoniare l’impegno ormai consolidato e la premiante strategia portata avanti dall’Amministrazione Comunale nella promozione di ROSSANO in Italia e nel mondo è stato lo stesso Sindaco Stefano Mascaro intervistato, nei giorni scorsi, da Lucia Schillaci, conduttrice di Cosa c’è di buono il programma che, all’ora di pranzo, propone e racconta agli ascoltatori musica, curiosità e notizie di buone pratiche e di realtà che operano in Italia e non solo, in rispetto dell’ambiente e del lavoro etico.
L’ambizioso progetto di crowdfunding civico per un docufilm sul mistero del Codex, il più grande mai sperimentato in Italia per la realizzazione di un prodotto cinematografico – ha ribadito il Primo Cittadino – fa parte di questo percorso di comunicazione strategica, intrapreso sin dal nostro insediamento un anno e mezzo fa e nell’ambito del quale ci interfacciamo, dialoghiamo e cogliamo suggerimenti e stimoli preziosi dall’Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano. Per me è un sogno che si avvera, più che un progetto – ha scandito Mascaro. Per tutta la comunità e per il territorio significa far conoscere oltre i confini regionali questo marcatore identitario distintivo, questo bene che è bello, intrigante e misterioso, ma che deve essere reso fruibile. Stimolare incoming 365 giorni verso ROSSANO e la Calabria attraverso un mondo come quello del grande cinema e grazie ad artisti di fama internazionale come Giancarlo Giannini (voce del docufilm sul Codex) può essere, assieme ad altre, una strada vincente. E dove non si può aiutare la cultura con i fondi pubblici – ha aggiunto – è bene trovare anche vie diverse, moderne ed innovative come può essere ad esempio lo strumento del crowdfunding al quale ci siamo affidati attraverso la collaborazione con Ulule Italia Srl che è una delle piattaforme di raccolta fondi più performanti al mondo. La cifra da raccogliere in rete per il progetto del docufilm (250 mila euro) è adeguata all’impresa: una grande opera che non sarà solo di Rossano ma di tutti i calabresi. L’intenzione condivisa è quella di presentare il docufilm entro la fine dell’anno. Ma – ha concluso Mascaro– come dico spesso le cose che si realizzano, e noi ci auguriamo di cuore di riuscire in questa sfida, sono sempre più belle di quelle che si dicono a parole.












