Coronavirus: ecco perchè il Cosenza può non scendere in campo a Verona

Secondo la tutela del diritto costituzionalmente garantito della salute il Cosenza questa sera può anche non scendere in campo a Verona. Il parere legale dell'avvocato Aprile dell'associazione 'Cosenza nel cuore'.

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Secondo la tutela del diritto costituzionalmente garantito della salute il Cosenza questa sera può anche non scendere in campo a Verona.

Il parere legale dell’avvocato Aprile dell’associazione ‘Cosenza nel cuore’:

“Calcio e coronavirus – Mio parere legale sulla situazione attuale del calcio italiano. Il Cosenza Calcio può non scendere in campo stasera a Verona e vi spiego perché! (Avv. Antonello Aprile)

Inizio nell’evidenziare subito una forte incongruenza dei Decreti del P.C.M. emessi il 25 feb e 8 mar, con l’art. 32 della Costituzione (La Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività….), riguardo alla scellerata possibilità di far svolgere le manifestazioni sportive a porte chiuse, in piena emergenza sanitaria e progressiva epidemia.

Le porte chiuse in un impianto, risolvono solo una piccola parte del problema di diffusione del contagio, perché, sebbene si impedisca la promiscuità degli spettatori sugli spalti, si consente quella dei calciatori e di tutti coloro che sono deputati a garantire lo svolgimento della gara, circa 150-200 persone, che, finito l’evento, entrano in contatto con il mondo esterno allo stadio!

Consentire tutto questo, sol perché si scrive nel Decreto ultimo emesso, ‘le società’ sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano”, è vergognoso, completamente fuori dalla realtà, pensando che questo virus in molti casi è asintomatico e mascherine, gel e guanti sono assolutamente inutili, visto che non possono essere utilizzati durante la gara.

E’ allucinante, indecente e criminale adottare e consentire queste misure, in un Paese dove sono più gli over 60 che gli under 30, esponendo ad un importante rischio di mortalità la fascia di anziani, notando la estrema facilità di contagio.

Premesso ciò, il Cosenza Calcio può non scendere in campo stasera a Verona contro il Chievo. I calciatori Bruccini e D’Orazio hanno adottato, legittimamente, la decisione di non partecipare alla trasferta, proprio per i motivi esposti sopra. E’ illogico in questa situazione di grave emergenza scegliere di scende in campo, aspettando forse la decisione della sospensione dei campionati, che si continua a procrastinare in modo, lo ripeto, criminale!

Consiglio al Cosenza Calcio di non aspettare le decisioni della Lega e Federazione, che sono state già abbondantemente illegittime fin’ora! Multa, partita persa a tavolino? Vorrei ben vedere, di fronte alla tutela del diritto costituzionalmente garantito della salute! Sveglia!

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