Il traffico scoperto dopo l’omicidio di un omosessuale a Palermo, tra gli arrestati personaggi di Cosenza

La perfezione con cui erano fatte le monete ha spinto gli investigatori a ricostruire da dove provenissero queste contraffazioni. Si è scoperto che dalla Cina arrivavano in container nel porto di Napoli, tramite una società campana che importa ponteggi, nei cui tubi venivano inserite migliaia di monete. Da Napoli venivano poi trasportate a Palermo da una coppia di Ghanesi titolari di un supermercato. Da qui poi avveniva lo smistamento ai vari acquirenti. Tra i dodici arrestati figurano anche personaggi di Cosenza, probabilmente referenti del traffico di monete false del territorio.
Il prezzo delle monete, quando si acquistavano, variava in base alla loro qualità, per quelle accettate anche dai distributori si arrivava a pagare fino a 60 centesimi per un euro.




