Ieri, 26 ottobre, il presidente della commissione antimafia Rosy Bindi, ha incontrato all’Unical i 14 rettori delle Università del Mezzogiorno, per discutere dei fenomeni mafiosi

E’ nella giornata di ieri che Rosy Bindi, presidente della commissione antimafia, ha incontrato i 14 rettori delle università del Mezzogiorno. Obiettivo dell’incontro è stato quello di approfondire la conoscenza sui fenomeni mafiosi, attraverso una sinergia tra mondo universitario e Commissione Parlamentare Antimafia.
La sede prescelta per l’incontro è stata l’Università della Calabria. Non si tratta di una scelta casuale, bensì di una decisione mirata, quasi simbolica. La Calabria è infatti una terra in cui la mafia è fortemente radicata, più che nelle altre regioni d’Italia.
Semplice e chiaro il messaggio che la Bindi si è proposta di lanciare. “Le mafie non si combattono solo nelle aule giudiziarie – avrebbe detto il presidente – ma anche con una forte azione culturale che ne faccia comprendere la gravità e porti ad una presa di coscienza collettiva”.
A fare gli onori di casa il rettore Gino Mirocle Crisci che ha accolto la presidente Bindi accompagnata da alcuni componenti della commissione.
Quello di ieri non è il primo evento che l’Unical dedica al tema della mafia e delle infiltrazioni mafiose. L’Università ha infatti attivato da tempo, uno specifico corso sull’educazione alla legalità “Pedagogia della Resistenza”, allo scopo di approfondire il fenomeno mafioso.
Alle domande dei cronisti sul delicato e precario rapporto tra magistratura e governo, soprattutto nell’ambito della prescrizione e del reato di corruzione, la Bindi ha risposto che “la legislazione antimafia è ottima, ma va inquadrata in maniera organica in un sistema più complessivo che non lasci varchi alle penetrazioni come avvenuto sinora”.
Secondo quanto affermato dal presidente, “la riforma che si andrà a discutere in questa settimana riguardo ai beni confiscati e il loro riutilizzo, prevede di un riordino complessivo dell’Agenzia dei Beni Confiscati con una armonizzazione finora mancata tra provvedimenti giudiziari, destinazione, custodia”.












