Alla manifestazione sui rifiuti di Cosenza hanno partecipato cittadini, associazioni e comitati ambientali per chiedere una gestione dei rifiuti pubblica e partecipata, in difesa di salute ed ambiente
Ieri, 10 Maggio, le strade del centro di Cosenza sono state invase da migliaia di persone che hanno manifestato contro la scellerata gestione dei rifiuti negli ultimi vent’anni in Calabria. Una gestione che ha portato alla creazione di decine di discariche e che ha determinato lo spreco di quasi due miliardi di euro.
Nonostante ciò, periodicamente le strade delle città calabresi si riempiono di immondizia e sistematicamente si “grida” all’emergenza rifiuti facendo trasformare, con ordinanze regionali, gli impianti di trattamento in discariche per il “tal quale”.

I cittadini, le associazioni e i comitati ambientali sono ormai stufi di questa situazione e in 4.000 (questa la partecipazione secondo gli organizzatori) hanno manifestato per chiedere una gestione dei rifiuti pubblica e partecipata, in difesa di salute ed ambiente.
Il corteo è partito da piazza Cappello e ha raggiunto corso Mazzini dopo aver attraversato via Roma, via Rodotà, via Alimena, via Montesanto, corso Umberto e piazza dei Bruzi. Tanti gli striscioni, le bandiere e gli stendardi portati da gente che arrivava da tutta la Calabria: da luoghi come Battaglina, Celico, Bisignano, Donnici, Scala Coeli, Bucita, Pianopoli e Lago, dove è alta la guardia contro deturpazioni dell’ambiente, e ancora da Rovito, Praia, Acri, Torano, Serra San Bruno, Rossano, Crotone, ecc.
Differenziata spinta porta a porta, riduzione e riciclo del rifiuto, strategia “rifiuti zero”: queste e tante altre le sollecitazioni portate avanti da un corteo rumoroso e pacifico. Le soluzioni, quindi, esistono, basta solo saperle implementare. La nostra classe politica non è stata mai capace di farlo e perciò diventa vitale inglobare in queste scelte così importanti le comunità che, vista la partecipazione, lo chiedono a voce alta.












