Riprende il dialogo tra Comune di Cosenza e Regione Calabria sulla realizzazione del nuovo Ospedale, auspici le Commissioni consiliari Sanità e Urbanistica (presiedute rispettivamente dai consiglieri Maria Teresa De Marco e Davide Bruno) che hanno favorito l’incontro tra il Sindaco Mario Occhiuto ed il Governatore Mario Oliverio nella seduta congiunta tenutasi nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi e conclusasi in tarda serata.

Di fronte alla posizione della Regione e del Governatore Oliverio, non rigida, ma comunque non modificabile, il Sindaco Occhiuto ha manifestato “l’esigenza di capitalizzare per la città una serie di funzioni che, in qualche modo, possano bilanciare in parte lo spostamento delle relazioni umane verso Nord”. Una concertazione resa possibile con l’azione amministrativa e con una discussione che il Sindaco Occhiuto intende allargare alle commissioni competenti e al Consiglio comunale. “L’Amministrazione comunale – ha puntualizzato ancora Occhiuto – è assolutamente a favore della realizzazione del nuovo Ospedale e faremo tutto il possibile perché questo avvenga. Abbiamo fatto, insieme al Presidente della Regione, un percorso con la metro e siamo ben disposti a farlo anche per l’Ospedale. Ritengo, però, che ci siano dei problemi che non sono stati ben individuati, come quelli dovuti all’abbandono di un’area alle porte del centro storico. Offriamo alla discussione idee e criticità, a prescindere dai discorsi politici. Noi siamo per la scelta più giusta per la cittadinanza. Siamo aperti alla discussione, ferma restando la necessità che le problematiche messe sul tavolo non rimangano tali, ma vengano risolte”.

“Una premessa è d’obbligo – ha esordito Oliverio – per sgombrare il campo da ogni equivoco. Il convincimento da parte mia della necessità di realizzare il nuovo Ospedale anche a Cosenza è scritto nel mio programma. Lo studio di fattibilità venne commissionato un anno fa. Peraltro sono in aperta polemica col Governo che ha la stessa maglietta che indosso io. Lo studio di fattibilità – ha detto ancora il Presidente della Regione -è stato prioritariamente oggetto di un’illustrazione al Sindaco della città capoluogo, prima ancora che si procedesse ad altre richieste, perché ho ritenuto che fosse necessario aprire il confronto con il Sindaco della città capoluogo.
Lo studio non risponde ad una precisa indicazione. All’impresa aggiudicataria (un’ATI che ha specifiche credenziali nel settore, per aver realizzato importanti ospedali a Barcellona, Lisbona e Modena) abbiamo indicato il sito di Vaglio Lise, quello di contrada Muoio, ma abbiamo anche detto di ricercare altre soluzioni.

Non c’è stata un’indicazione secca”. Il Governatore della Calabria ha ritenuto, inoltre, giusto che si valutino con oggettività le risultanze dello studio. “Tra dieci anni l’Annunziata avrà 100 anni di vita. Invece noi dobbiamo fare un investimento di lunga durata, proiettato nel futuro. Nessuno di noi ha interessi sui singoli siti. Bisogna valutare la migliore soluzione che scaturisce dallo studio, che è l’approccio migliore”.
Poi Oliverio ha affrontato il problema del riuso dell’esistente.
“Un problema – ha detto – che ci siamo posti nel primo incontro. Dissi chiaramente che se la scelta fosse stata quella di un sito diverso dall’Annunziata e da Muoio, ci saremmo posti il problema del riuso dell’esistente e della riconversione di quell’area, per realizzare un investimento che assicurasse la nascita della Cittadella della salute. Tutto ciò che è sparso nella città, come ambulatori ed altri servizi sanitari sarà, secondo lo studio di fattibilità, allocato all’Annunziata che già dispone della strumentazione tecnologica e della diagnostica. Così facendo si realizzerà a Cosenza – ha detto ancora il Governatore – un modello nuovo e originale per il Paese. Oggi tutto si scarica sugli ospedali. C’è un’ospedalizzazione spinta, non solo per gli acuti, ma considerata l’inadeguatezza dei servizi territoriali, anche per i piccoli malesseri. E spesso assistiamo a ricoveri inappropriati. Realizzare una Cittadella della salute significa, invece, avere una struttura che diventa punto di riferimento per la popolazione sia per i day hospital che per i semplici accertamenti. E’ questa una concezione moderna e avanzata dell’organizzazione dei servizi sanitari.

Le risorse – ha chiarito Oliverio- sono già nella disponibilità. La parte più consistente è quella pubblica. Nella gara ci sarà poi da definire la parte privata. La capacità attrattiva è molto forte per gli investitori perché quello che mettiamo sul piatto non è cosa di poco conto”.
Sulla Cittadella della Salute il Sindaco Occhiuto ha posto degli interrogativi per conoscere esattamente come sarà articolata. “Cosa succederà al Mariano Santo? – ha inoltre chiesto il Sindaco, domandandosi, inoltre, se ci fossero altre funzioni da poter allocare nel centro storico”.

Subito dopo, l’ing.Pasquale Gidaro, Rup dello studio di fattibilità, lo ha illustrato alle commissioni sanità ed urbanistica, proponendo un protocollo d’intesa che sancisca la convergenza tra Comune e Regione, in vista dell’Accordo di programma e che disciplini da subito gli impegni delle parti.
Nella discussione che ne è conseguita sono intervenuti i consiglieri comunali Francesca Cassano, Piercarlo Chiappetta, Damiano Covelli e Lino Di Nardo.














