 
                “La bocciatura, da parte della Corte dei Conti, del Ponte sullo Stretto e le conseguenti scomposte reazioni del governo, sia a Roma che in Calabria, certificano alcuni punti. Innanzitutto l’inadeguatezza del progetto, d’altronde sono anni che cittadini, comitati e forze politiche come il Movimento 5 stelle denunciano, fra le altre cose, la violazione di norme europee e interne, procedurali e ambientali.
Secondariamente, si fa per dire, la disfatta politica di un’opera propagandata come panacea di tutti i problemi delle disastrate infrastrutture calabresi che avrebbero meritato invece una visione complessiva differente, nonché soluzioni differenti. Infine, l’allergia per ogni tipo di regole e controlli di cui soffre chi ci governa che già lamenta le ingerenze dei giudici per il solo fatto che non si genuflettono ai loro desiderata annunciati in campagna elettorale con relativi posti di lavoro. La domanda, ora, è se qualcuno si assumerà mai la responsabilità di questo fallimento politico ed istituzionale e risponderà delle risorse fin qui spese per un cantiere inesistente”.
Così la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del Movimento 5 stelle.

 
                 
                 
                












 
 
 
         
         
         
         
         
        