Il titolare del Live smentisce le cattiverie circolate su Fb, inerenti le cause del malessere accusato da circa 200 persone
Cosenza (03-04-2014) – Non sarebbero stato né il ghiaccio né gli alcolici a provocare il malessere di circa 200 persone, che dopo una serata nella discoteca più in voga a Cosenza, il giorno dopo sono finiti in pronto soccorso con sintomi che hanno fatto subito pensare ad un’intossicazione.

E’ stata proprio la notizia dei ragazzi finiti in ospedale, molti dei quali oggi si dice per l’influenza che ha infettato gran parte degli italiani, ad aprire una polemica nei confronti del noto locale cosentino, di cui dopo alcuni giorni, a seguito di un’ispezione dei carabinieri dei Nas in via cautelativa ne è stata sospesa l’apertura, salvo poi riaprirlo al pubblico dopo poco tempo, precisamente il 29 marzo.
Di festa al Live di corso Mazzini, infatti, ne è saltata soltanto una. Un rinvio che ha sicuramente provocato un danno economico e d’immagine al titolare della discoteca, che dopo quanto accaduto ieri c’ha tenuto a convocare una conferenza stampa, per portare alla luce la verità e smentire le cattiverie gratuite circolate principalmente su Facebook.
Sul social network se ne sono dette tante: partita di ghiaccio fatta con acqua non potabile, alcolici scadenti, riapertura immediata del locale dovuta al pagamento da parte del proprietario. Insomma, tutte cose che hanno infastidito il titolare, che chiarisce di non aver corrotto né i Nas e né l’Asp. Se il locale è stato riaperto è, sicuramente, perché non si è trovato nulla per continuare a tenerlo chiuso. I Nas, ad eccezione di piccole cose come ad esempio i piatti posizionati su scaffali aperti piuttosto che chiusi, non hanno riscontrato gravi carenze igienico-sanitari tanto da tenere chiusa la discoteca, mentre l’Asp ha dichiarato che l’acqua dal punto di vista microbiologico è conforme.
Stop, dunque, a tutte quelle voci che in questi giorni sono state al centro dell’attenzione, soprattutto dagli amanti della notte. Il Live da quattro anni è “garanzia e qualità del prodotto” e, seppure qualcuno c’ha privato a screditarlo, continuerà a lavorare come ha sempre fatto, cercando di continuare a garantire sicurezza e professionalità ai propri clienti.












