L’altopiano è stato inserito nel programma “Uomo e Biosfera” (MAB) dell’Unesco insieme al Monviso. Il Ministro dell’Ambiente: «Successo per l’eccellenza naturalistica italiana»
Il Consiglio Internazionale di coordinamento del Programma Uomo e Biosfera (MAB) dell’Unesco, nel ventiseiesimo meeting in corso a Jönköping, East Vättern Landscape, in Svezia, ha approvato l’iscrizione della Sila come decima Riserva della Biosfera italiana nella Rete Mondiale dei siti di eccellenza dell’Unesco.

Si tratta di un riconoscimento frutto del lungo lavoro di coordinamento avviato dal Parco Nazionale con gli enti territoriali quali la Regione Calabria e le Provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone nonché con università, istituzioni scientifiche, ONG, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo produttivo della comunità silana.
A ciò si è aggiunto l’importante e fondamentale contributo del Comitato Nazionale MAB del Ministero dell’Ambiente che sul proprio sito spiega: «La Riserva della Biosfera della Sila include il Parco Nazionale come aree “core” e “buffer” del sito UNESCO, e si estende per oltre 290.000 ettari nell’area di “cooperazione” non sottoposta a vincoli e volta invece a dimostrare il rapporto equilibrato tra attività umane e natura, per un totale di 357.294 ettari. Con questa decisione, arriva il primo riconoscimento UNESCO in Calabria dovuto all’ampia varietà di ambienti naturali e agli habitat che fanno della Sila un hot-spot di primo rilievo nella Regione biogeografica mediterranea e luogo selezionato da IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) e WWF come centro di diversità vegetale mondiale».
Anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti è intervenuto in merito dichiarando: «Sono orgoglioso per il riconoscimento dell’eccellenza naturalistica italiana che giunge dall’Unesco. Credo che la valorizzazione delle nostre straordinarie risorse naturali e paesaggistiche sia una delle filiere fondamentali su cui articolare un modello di sviluppo sostenibile per il nostro paese. E un ringraziamento va indirizzato anche al team di esperti del Ministero che ha gestito con intelligenza e professionalità i due dossier, guadagnandosi l’apprezzamento della burocrazia ONU che ha indicato le nostre procedure come modello da seguire». Oltre alla Sila, infatti, anche il Monviso è diventato sito MAB dell’Unesco.












