Tenta di soffocare la moglie con un cappio elettrico: fermato e portato in carcere

La Procura di Cosenza ha emesso nei suoi confronti un fermo di indiziato di delitto. Indagini dei carabinieri della Compagnia di Rende

Carabinieri

Tentato omicidio, aggravato di averlo commesso con meditazione. È questa la contestazione contenuta nel fermo di indiziato di delitto di cui è stato destinatario un uomo di 63 anni di Lattarico, F.L.R..

Tenta di soffocare la moglie con un cappio elettrico: fermato e portato in carcere
Tenta di soffocare la moglie con un cappio elettrico: fermato e portato in carcere

Ha provato a strangolare la moglie con un cappio costruito con un cavo elettrico e l’ha presa di sorpresa mentre questa stava sorseggiando il caffè.

La donna s’è messa a gridare fortissimo e s’è fatta sentire dalla figlia, che è riuscita a fermare il padre e così evitare che il delitto si portasse a compimento.

Alla base del gesto ci sarebbero continui litigi che ormai scoppiavano in famiglia, per lo stato di disoccupazione dell’uomo.

Al culmine dell’ultima discussione il sessantenne ha pensato di costruire il cappio rudimentale e di salire in casa per usarlo se fosse scoppiato un nuovo diverbio.

Lui stesso è andato dai carabinieri per raccontare quanto accaduto e adesso si trova nella casa circondariale Sergio Cosmai. Lunedì il fermo passerà alla valutazione del gip.

I dettagli

Una bambina che curava le ferite sanguinanti della mamma. Questo è il triste scenario che si è presentato di fronte ai militari della Stazione Carabinieri di Lattarico unitamente a quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rende. Una lunga storia di vessazioni ed umiliazioni commesse per futili motivi anche dinanzi alla loro figlia, cui però è stato messo un punto, grazie anche all’intervento dei Carabinieri. L’epilogo della vicenda è intervenuto nella mattinata di giovedì scorso, allorquando, un uomo si presentava in stato confusionale presso la Compagnia Carabinieri di Rende dicendo di aver “fatto una cosa grave”.

L’uomo, una volta tranquillizzato dai militari, confessava di aver cercato di uccidere sua moglie, tentando di strangolarla stringendole uno spezzone di cavo elettrico al collo e lasciandola ferita sul pavimento di casa. L’immediato intervento dell’Arma di Lattarico, consentiva, in poco tempo, di localizzare l’abitazione della vittima e, quindi, di prestare i necessari soccorsi alla donna che sul momento si presentava sanguinante ed in evidente stato di shock, con accanto la figlia di soli 9 anni che cercava di aiutarla. Prestate le prime cure la vittima veniva trasportata presso il pronto soccorso dell’Ospedale “Annunziata” di Cosenza.

I successivi accertamenti investigativi consentivano di accertare il tentativo di strangolamento da parte dell’uomo nei confronti della propria moglie, al culmine dell’ennesimo litigio ed a mezzo di un filo della corrente elettrica. La tragedia non si sarebbe consumata, secondo quanto riferito dallo stesso aggressore, solo per il casuale arrivo in cucina della piccola bambina che con il suo pianto di paura frenava la violenta azione dell’aggressore. Dell’accaduto veniva informata la competente Procura della Repubblica di Cosenza, che, tempestivamente, emetteva un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, a carico dell’uomo, per il quale si aprivano le porte della Casa Circondariale del comune Cosentino. Nella mattinata odierna, il Giudice per le Indagini Preliminari, presso il Tribunale di Cosenza, convalidava il fermo di indiziato di delitto, applicando la misura della custodia in carcere nei confronti dell’indagato.

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