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Goletta Verde, manca la depurazione: è allarme per l’inquinamento dei mari calabresi

Goletta Verde presenta il bilancio delle analisi eseguite sui campioni delle acque dei mari nella nostra Regione

Le coste calabresi sono costantemente minacciate dalla mancata depurazione, da un attento monitoraggio risulta che su 24 punti, 18 presentano cariche batteriche elevate, più del doppio dei limiti imposti dalla normativa. Si tratta del triste bilancio di Goletta Verde la campagna di Legambiente realizzata anche grazie al contributo del Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati e il sostegno dei partner NAU e Novamont.

Sotto la lente di ingrandimento sono finiti soprattutto i canali, le foci dei fiumi e torrenti che riversano in mare scarichi non adeguatamente depurati. Alcuni punti risultano inquinati da diversi anni, come ad esempio la foce del torrente Caserta, segnalata da ben sette anni, nei pressi dello scarico del depuratore sul lido comunale di Reggio Calabria.

Monitoraggio acque Calabria di Goletta Verde – Immagine ANSA

I dati sono stati presentati a Gizzeria dal Coordinatore dell’Ufficio Scientifico di Legambiente Andrea Minutolo e dal direttore di Legambiente Calabria Luigi Sabatini che afferma: “i soldi per risolvere queste criticità erano già pronti, ma come spesso accade a mancare all’appello sono stati progetti concreti ed immediatamente realizzabili a cui destinare i fondi”.

In provincia di Reggio Calabria solo uno su sei punti monitorati presenta cariche batteriche contenute ai limiti di legge,dunque giudizio fortemente inquinato. A Vibo Valentia risultano fortemente inquinati cinque su sei dei campioni analizzati ,invece, a Cosenza risultano solo tre i punti particolarmente critici: alla foce del fiume Noce a Tortora; alla foce del fiume Parise a Bonifati, alla foce del canale sulla spiaggia di Villapiana Lido all’altezza di via Graziano.

Mentre nei limiti di legge gli altri due campionamenti alla foce del fiume Lao a Scalea e alla spiaggia libera tra Diamante e Belvedere marittimo all’altezza del depuratore. In provincia di Catanzaro due punti hanno carica inquinante superiore al limite consentito e solo uno nella norma. A Crotone sono stati analizzati quattro campioni di cui tre con carica batterica oltre il limite.

Molti punti monitorati si trovano in zone con elevata percentuale di balneazione, quindi l’inquinamento delle acque rappresenta il rischio anche per la salute umana e non solo un problema ambientale. Legambiente chiede , quindi, che l’emergenza depurativa diventi una priorità nell’agenda politica della Giunta Regionale, affermando che: “resta molto da fare anche sul fronte dell’informazione ai bagnanti. La cartellonistica in spiaggia è completamente assente, nonostante da due anni sia scattato l’obbligo per i Comuni di apporre pannelli informativi. I tecnici di Goletta Verde affermano: “non abbiamo riscontrato la presenza di cartelli in nessuno dei punti campionati. Mancano anche quelli di divieto di balneazione”.

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