Pagliuso: “Guarascio non ama la città, il Cosenza e i suoi colori”

Intervista all'ex presidente del Cosenza Calcio Giovanni Paolo Fabiano Pagliuso sulla retrocessione della squadra rossoblù e su Eugenio Guarascio

Paolo Fabiano Pagliuso, ex presidente del Cosenza Calcio

È triste per la retrocessione?

Tantissimo. Ho dedicato al Cosenza metà della mia vita: prima come tifoso, poi come dirigente e infine da presidente. La retrocessione mi ha addolorato moltissimo anche se era annunciata.

Ho vissuto questi mesi con paura e infatti in queste ultime settimane le cose sono precipitate, abbiamo regalato troppi punti.

Con me risalimmo subito e sfiorammo la A. Purtroppo non siamo stati capaci di portare la squadra nella massima serie ma le posso assicurare che avrei dato la vita per portarcela.

Molti contestano l’operato di Guarascio. Cosa ne pensa di lui?

Questo presidente non ama i colori sociali, il calcio e la città. Per 8 anni ci ha mantenuto in B grazie alla sua solita fortuna, ma è privo di passione.

Io a differenza sua tenevo alla società come alla mia azienda e questo in parte mi ha rovinato. Guarascio non ha mai capito di calcio, è completamente estraneo ai fenomeni calcistici.

Non prova emozione nei goals e negli errori, è assolutamente amorfo ed estraneo. Credo sia questa la ragione che ci ha portato a salvarci all’ultimo in tutti i campionati. Sotto la mia presidenza avevamo grandi giocatori tipo Lentini, Spada, Negri, Lucarelli, Padovano.

Allenatori come Zaccheroni, Scoglio, Di Marzio. Nonostante questo mi contestavano, vuol dire che il pubblico è ingrato. Non mi meritavano.

Paolo Fabiano Pagliuso, ex presidente del Cosenza Calcio
Paolo Fabiano Pagliuso, ex presidente del Cosenza Calcio

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