Comprendiamo le polemiche in merito alla tassa sull’occupazione di suolo pubblico nella città di Cosenza ma anche la necessità oggettiva di porre a regime un sistema condiviso e sostenibile degli spazi comuni.
L’Amministrazione comunale, costretta dalle stringenti regole del Piano di rientro e delle censure della corte dei conti, ha dovuto prendere atto che il sistema di gestione degli spazi pubblici non ha negli anni funzionato creando eccessive pressioni di domanda negli spazi a più alta redditività e carenza e/o assenza in quelli a minore redditività.
Un fenomeno frutto di una pianificazione più con i caratteri “elettorali” che di reale servizio alla cittadinanza.
Nel corso del 2025, all’adeguamento delle tariffe al minimo di legge (da ciò si evinca che quelle precedenti erano censurate perché difformi da essa), l’amministrazione Caruso ha ascoltato sia gli esercenti sia i cittadini che mostrano interessi contrapposti difficilmente conciliabili.
Richieste come maggiore spazio, controlli meno stretti, tariffe calmierate, accessi a pagamento si sono scontrate con una gestione del suolo pubblico controllata, a libero accesso e costo per la cittadinanza.
Per tentare di conciliare queste rispettive legittime richieste (quelle degli esercenti e quelle a tutela del cittadino fruitore) l’amministrazione ha avviato un percorso di pianificazione della redditività delle aree cittadine, della qualità degli oggetti che occupano il suolo per giungere infine a una revisione delle tariffe che consentano alla stessa di mantenere già una prima promessa: includere le coperture mobili (ombrelloni) all’interno di una tariffa più contenuta.
Oggi il nuovo piano di zonizzazione delle aree occupabili è definito, le categorie oggetto di occupazione compatibili con le regole del decoro pubblico definite e, per come stabilito dalla legge, si è avviato il percorso di revisione dei coefficienti di categoria (competenza della giunta) e approvazione delle tariffe composite (competenza del consiglio) nelle more del ciclo amministrativo di approvazione del bilancio.
È bene rammentare che l’obiettivo condiviso era proprio quello di giungere a una regolarizzazione prima dell’avvio dei controlli, un traguardo che, allo stato attuale, appare purtroppo non ancora raggiunto, generando legittime perplessità.
È inoltre necessario precisare che la responsabilità maggiore in questo contesto ricade sui ruoli non pagati negli ultimi 5 anni.
In questi quattro anni, sulla scia di tale considerazione, il lavoro è proceduto alacremente per trovare una mediazione tra i diversi interessi in campo. Ciò è stato fatto valutando l’impegno, sia in termini di qualità che di quantità, di tutti gli esercenti, molti dei quali hanno mostrato di condividere la prospettiva di questa amministrazione riguardo al suolo pubblico.
Consci dell’importanza del commercio e della movida per la Città di Cosenza, sosterremo la proposta del Sindaco Caruso di un ulteriore prossimo incontro con la Consulta del Commercio per valutare una rateizzazione che tenga conto del periodo di festività natalizie e che permetta di arrivare più serenamente a una revisione di coefficienti e tariffe nei limiti consentiti dal piano di riequilibrio che, ricordiamo, tutti subiamo a causa del default tecnico di Cosenza provocata dalla precedente amministrazione Occhiuto.

I Capigruppo
Alimena
Fuorivia
Commodaro
Graziadio
Frammartino












