Chiude L’Ora: la politica calabrese dice no

Luciano Regolo

L’annunciata chiusura del giornale di Citrigno indigna la politica calabrese, i commenti di Mario Occhiuto e Mimmo Talarico

Cosenza (27-03-2014) – Sta per chiudere il noto quotidiano d’informazione calabrese “L’Ora della Calabria”, che nell’edizione odierna è uscito in prima pagina con un appello del comitato di redazione che chiede aiuto a chiunque voglia continuare a far resistere l’informazione, ma ancora prima l’idea.

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Mario Occhiuto sindaco di Cosenza

Un appello , dunque, dei giornalisti che, secondo quanto scritto anche nell’editoriale del direttore, Luciano Regolo, starebbero destinati ad assistere alla messa in liquidazione della società. Questo quanto scritto dal Cdr de L’Ora.

“L’Ora della Calabria sta per chiudere i battenti. E’ una notizia che non avremmo mai voluto scrivere, eppure è così. Ci rivolgiamo, pertanto, agli imprenditori liberi, onesti, coraggiosi, non compromessi con la politica, che hanno voglia di dar voce a un pensiero indipendente: c’è ancora in Calabria qualcuno con queste caratteristiche, disposto a sposare un progetto di informazione libera come il nostro? Si dice spesso che quando muore un giornale muore anche un’Idea. C’è ancora in Calabria qualcuno con un’Idea? C’è ancora qualcuno disposto a difenderla? Se sì, che si manifesti al più presto”.

Una notizia che ha sconvolto l’opinione, tanto da far intervenire i big della politica calabrese. Primo fra tutti il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto che sulla pagina del Comune commenta:

«Un giornale che chiude è un megafono in meno che racconta ciò che accade attorno alla gente, un respiro di vivacità intellettuale che, a prescindere dalle linee editoriali scelte, pone sempre un freno a quel pensiero unico che non garantisce la crescita di un territorio. Faccio mio l’appello pubblicato oggi in prima pagina e firmato dal Comitato di redazione – aggiunge il sindaco – sperando che dal mondo dell’imprenditoria qualcuno lo raccolga e intervenga a rilanciare la testata. Significherebbe investire in risorse umane che, con le “penne” più note, i redattori, i corrispondenti, i poligrafici e il personale amministrativo, rappresentano un patrimonio di competenze che, alla luce dell’attuale stato di crisi, sarebbe un peccato disperdere. E, soprattutto, significherebbe investire nella sacrosanta pluralità d’informazione che la nostra regione non può permettersi di far venire meno».

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Mimmo Talarico

Ma il primo cittadino di Cosenza non è il solo. A dire la sua su quanto sta accadendo in queste ore al giornale è il consigliere regionale di opposizione Mimmo Talarico, che sulla pagina Facebook postando l’editoriale del direttore Luciano Regolo di stamattina considera «la chiusura di un giornale sempre un lutto per la democrazia», portando solidarietà oltre che a Regolo, a tutta la squadra de “L’Ora della Calabria”.

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