Fuori campo, il Cosenza a Crotone tra garra e consapevolezza

Nelle prime tre partite due punti, ma la squadra rossoblù sembra aver preso confidenza con una categoria tutta corsa, cuore e gambe.

Il Cosenza esce con un punto dal derby allo “Scida” di Crotone e lo fa a testa alta. Corsa, rincorsa, impegno, gamba, passione. Dalla partita di ieri la prima fotografia che esce fuori è quella di una squadra che cerca di isolarsi dalle voci fuori campo per dare tutto in quel rettangolo di gioco che parla di classifica, di goal e di stagione calcistica. Anche se i calciatori al grido di “lupi lupi” ieri si sono sentiti coccolati, incoraggiati e al centro di tutto.

Da parte dei tifosi anche quella voglia di godersi in derby tutta curva, tifo e colore. Difficile però ormai fare la sintesi tra tifoseria e società, ma la presenza dei tifosi ieri a Crotone è stata naturalmente “benedetta” da calciatori che in questa storia sono gli unici penalizzati. Eppure dopo tre partite la squadra sembra essersi immersa nella categoria. Una categoria dove la tecnica di base è completamente soppiantata dalla grande “garra” che bisogna avere su ogni palla, ma se in squadra hai dei giocatori un poco poco sopra la media il discorso diventa interessante.

E in questa grande confusione che regna nel Cosenza calcio si intravede calcisticamente parlando qualche spiraglio di luce. E nelle prime tre partite anche se i punti sono stati soltanto due di certo non abbiamo visto un Cosenza scarno di idee e di corsa. Quella corsa che ad ogni finale di gara è evidente. Ogni finale di gara termina con quella sensazione positiva di avere qualcosa in più nelle gambe. Dei singoli buona la prova di Lancella che mostra personalità in un centrocampo orfano di Garritano, mentre gente come Florenzi, Kouan e Mazzocchi può fare molto di più ed è un peccato vedere tante giocate approssimative in un campionato dove basta un filo di accelleratore, ma un filo filo eh…

Importante invece la prestazione di Ricciardi. Proprio quel calciatore che è stato tutta l’estate con la valigia sul letto ha dimostrato ieri che può essere quel calciatore in più per una stagione che si annuncia difficile, ma non impossibile.

Buscè

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